Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese

Al ritmo dell’acqua sulla prima ciclovia del Sud Italia

L’itinerario ha inizio in Alta Irpinia presso le monumentali sorgenti Sanità di Caposele. In Campania e parzialmente anche in Basilicata, il canale principale dell’acquedotto scorre in galleria cosicché si pedala prevalentemente su viabilità pubblica a basso traffico. Il primo tratto è in salita per raggiungere la Sella di Conza, spartiacque tra Adriatico e Tirreno.

Attraversato l’Ofanto sotto Calitri, incrociando la vecchia ferrovia Avellino-Rocchetta, l’itinerario si spinge in Basilicata attraversando i territori di Rapone e Ruvo del Monte. Scenografico il passaggio sui ponti-canale sulla fiumara di Atella: sono questi i primi tratti in cui si ha la possibilità di pedalare sul sedime ricavato direttamente sul canale. Su viabilità pubblica si completa il giro alle pendici del vulcano ormai spento del Vulture, raggiungendo la spledente cittadina di Venosa, città natìa di Orazio. Terminata la parte appenninica dell’itinerario, si incominciano a percorrere i primi tratti della pista di servizio dell’acquedotto che in questo tratto scorre parallelo all’asse dell’Appia Antica e di EuroVelo 5 al confine fra Basilicata e Puglia.

Tra Murgia ed entroterra salentino l’acquedotto pugliese descrive una dorsale della Puglia più interna. Solo la prima parte, la risalita dalla fossa bradanica sulla linea di confine apulo-lucana all’Alta Murgia è in salita: da Castel del Monte fino a Villa Castelli si pedala quasi senza interruzioni sulla pista di servizio, costantemente in discesa e senza traffico motorizzato. Proprio qui in Valle d’Itria, un primo tratto è diventato ciclabile: 15 chilometri, da Figazzano a Ceglie Messapica, interamente in sede propria. In provincia di Taranto, termina il canale principale alimentato dal Sele e l’acqua viene trasportata da un tubo per approvvigionare il Salento: le strade di servizio del consorzio di bonifica dell’Arneo, prima, e del nuovo acquedotto del Sinni, poi, rendono possibile una prosecuzione in sede protetta del percorso fino a gettarsi nel mare a Santa Maria di Leuca, dove l’acquedotto termina con la sua cascata monumentale.

Consigli utili: Il sito www.aqp.bike del Coordinamento dal Basso per la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese è una miniera di risorse per chi vuole approfondire questa via verde.

TAPPE

  • Caposele (Campania)
  • Calitri (Campania)
  • Venosa (Basilicata)
  • Spinazzola
  • Castel del Monte
  • Ruvo di Puglia
  • Cassano Murge
  • Gioia del Colle
  • Alberobello
  • Locorotondo
  • Grottaglie
  • Nardò
  • Matino
  • Santa Maria di Leuca

GUIDA

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